Gela. Secondo le accuse, ci fu un sistematico trasferimento patrimoniale, solo per sottrarre fondi societari. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, ha condannato, a cinque anni di reclusione, l’imprenditore Salvatore Greco. E’ stato invece assolto l’ex calciatore Roberto Conte (difeso dall’avvocato Massimiliano Conti), per i pm una sorta di prestanome dello stesso Greco, ma che era a processo solo per un’omessa dichiarazione Ires. Nei suoi confronti era stata chiesta la condanna ad un anno e sei mesi di reclusione. Per la stessa contestazione è stato assolto anche Greco, che però ha ricevuto la condanna per bancarotta. Al termine della sua lunga requisitoria, il pm Antonio Scuderi ha confermato le risultanze delle indagini, ritenendo sussistere tutte le condizioni per riconoscere gli estremi della bancarotta. Il magistrato ha chiesto la condanna a sette anni per Greco, senza le attenuanti. L’attenzione degli investigatori si concentrò sul fallimento della “Sogresal costruzioni srl” e sui rapporti con un’altra società, la “Gs immobiliare”. Secondo la procura, sarebbero state aziende tutte nella piena disponibilità gestionale dell’imprenditore, che avrebbe distratto fondi e “svuotato il patrimonio sociale”. Gli accertamenti si concentrarono sul fallimento della “Sogresal costruzioni srl”. Gli inquirenti ricostruirono poi i passaggi con la “Gs immobiliare” e ancora quelli con altre due società. Ci furono accertamenti anche su un mutuo da due milioni di euro, che venne concesso da un istituto di credito.
La difesa dell’imprenditore, sostenuta dall’avvocato Carmelo Peluso, ha ripercorso i fatti, ma spiegando che le operazioni attribuite a Greco furono sempre condotte nel rispetto della normativa in materia e a copertura di perdite economiche, che l’imprenditore avrebbe cercato di sanare, così da andare avanti con le sue attività e con i cantieri. Sono state richiamate le risultanze delle perizie tecniche e lo stesso imprenditore ha sempre sostenuto di aver operato a salvaguardia delle società. Il collegio penale ha emesso una sentenza di condanna, che la difesa probabilmente impugnerà in appello.