Gela. Nella maggioranza del sindaco Lucio Greco, l’indipendente Rosario Trainito è sempre stato politicamente molto schietto, spesso assumendo posizioni del tutto in antitesi a quelle del resto degli alleati. Con l’azzeramento della giunta, ha scelto di valutare con molta attenzione le decisioni che verranno formalizzate dal sindaco. Alla riunione di maggioranza della scorsa domenica ha preferito non partecipare. Alcune interlocuzioni con il sindaco, comunque, le ha avute. Non rinnega le sue posizioni. “Sono e rimango indipendente – dice – l’azzeramento? Onestamente, non condivido la scelta del sindaco. Non mi piacciono le crisi al buio, senza che già ci sia una strada da seguire, con un’eventuale nuova giunta. Temo che si possano fare gli stessi errori del passato”. Da un punto di vista strettamente politico, Trainito vede una maggioranza, ancora non in linea. “Ci sono gruppi che non hanno votato atti importanti, come il bilancio – aggiunge – e altri che invece non erano neanche nel patto elettorale. Penso siano fattori da non trascurare. La mia posizione rimane quella che ho già esplicitato, anche al sindaco, voterò gli atti solo per la città, senza garanzie di nessun tipo. Il sindaco ha una maggioranza e può contare su quella. Personalmente, la mia azione politica è orientata solo al bene del territorio”. Trainito traccia una linea di demarcazione sicuramente più netta, anche rispetto al recente passato. L’adesione a Forza Italia, che per tanti era cosa fatta, difficilmente si concretizzerà, almeno in questa fase. Trainito mantiene uno stretto legame politico con il parlamentare regionale Michele Mancuso. “Non ho assessori di riferimento né ce ne saranno nella nuova giunta – conclude – del resto, come ho sempre spiegato, non ho mai chiesto posizioni. Vado avanti con la mia politica”.
Prima dell’azzeramento, il nome del presidente della commissione consiliare sanità girava tra quelli, potenzialmente in lizza per un assessorato. In attesa che l’avvocato Greco ufficializzi le sue scelte, Trainito invece pare già piuttosto consapevole del suo cammino politico, che non annovera sì a prescindere.