Gela. “La leadership politica del sindaco non è mai stata messa in discussione. Ha la nostra piena fiducia”. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli sgombra il campo da ogni dubbio e conferma che l’area più vicina a Greco dà comunque garanzie, nonostante l’azzeramento e una difficile fase di confronto interno. “Sicuramente, non vogliamo essere secondi a nessuno – dice Morselli – tutti, in maggioranza, puntano ad ottenere un risultato che li soddisfi. Anche per questa ragione, sarà il sindaco a decidere, in base al metodo che ritiene migliore. Il perimetro politico l’abbiamo definito ed è quello che fino ad oggi ha sorretto la maggioranza. Altri ingressi? Li escludo. Chiaramente, se non si arrivasse ad una soluzione, bisognerà comunque dare un governo alla città”. Il capogruppo di “Un’Altra Gela”, nonostante le tensioni, pare piuttosto ottimista. “Confidiamo in un risultato positivo per questa coalizione – continua – la pace si fa sempre in due. Penso che tutti gli alleati possano arrivare ad un punto che li soddisfi. I partiti? Possono essere un valore aggiunto. Il sindaco, comunque, si sta muovendo essendo consapevole del suo ruolo e anche i partiti possono dare un supporto”.
Il consigliere, tra i più vicini al sindaco, cerca anche di stemperare le polemiche, riesplose a seguito dell’azzeramento. “I posti? La discussione in atto è prettamente politica – continua – la programmazione va ripresa, per arrivare agli obiettivi di questa amministrazione. La questione non ha mai riguardato il rapporto con il sindaco, ma la necessità di stare con gli alleati, senza doversi guardare più dagli amici che dai nemici. Credo che il motivo per continuare a stare insieme, lo troveremo”. I pro-Greco attendono che il sindaco sciolga le ultime riserve. I consiglieri più vicini alla sua linea, sembrano ormai convinti di poter riavvolgere il nastro, con un rilancio amministrativo e politico, in attesa chiaramente che l’avvocato si pronunci.
Ai signori amministratori continuate cosi con le vostre beghe politiche e personali la popolazione vede e poi al momento delle votazioni non và più a votare , glii elettori hanno capito che non vi interessa la cosa pubblica ma le vostre politiche personali