Gela. Eni aveva già dato la propria disponibilità, dopo alcune interlocuzioni informali, avute dall’assessore Terenziano Di Stefano prima dell’azzeramento. Dovrebbe tenersi in settimana un incontro tra i responsabili di Eni Rewind e l’amministrazione comunale. L’azienda potrebbe fare da supporto alla struttura municipale per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza dell’ex discarica industriale Cipolla, ad oggi mai bonificata. L’accordo di programma sottoscritto con la Regione stanzia circa dieci milioni di euro per il progetto di messa in sicurezza di un sito altamente pericoloso, dove in passato sono stati stoccati resti della produzione industriale e idrocarburi. I tecnici che negli anni si sono occupati di quest’area non hanno mai escluso che anche i suoli possano essere contaminati. L’assessore Di Stefano e il dirigente Grazia Cosentino, rup del progetto per Cipolla, alcune settimane fa hanno avuto un incontro con i funzionari regionali, che hanno confermato che il termine di sei mesi per chiudere la progettazione non è da ritenersi perentorio. Però, la procedura tecnica deve partire ed Eni Rewind potrebbe affiancare il Comune. Il modello di riferimento sembra essere quello del Comune siracusano di Priolo Gargallo, destinatario di fondi per la messa in sicurezza di ex aree industriali, che ha trovato supporto proprio dall’azienda del gruppo Eni, che si occupa del settore delle bonifiche e che può assicurare massima competenza.
In settimana, si cercherà di fare il punto della situazione. L’azzeramento della giunta non dovrebbe pesare su un percorso che se andasse incontro a ritardi, rischierebbe di determinare la perdita di importanti finanziamenti, già autorizzati anche per un altro ex sito dove venivano smaltiti rifiuti industriali, quello di contrada Marabusca (in questo caso sono previsti fondi per tredici milioni di euro).