Gela. Due delle cinque associazioni di volontariato che hanno ignorato l’appello di intervento dell’ufficio di Protezione civile comunale rischiano di essere esclude dalle liste di disponibilità del Comune. Ad annunciare battaglia ai volontari indisciplinati è l’assessore alla Polizia municipale Pietro Lorefice che ha annunciato l’invio di una nota di demerito direttamente al Dipartimento regionale di protezione civile. “Solo tre associazioni hanno risposto nei tempi – accusa Lorefice – stiamo valutando come procedere nei loro confronti. Abbiamo deciso di comunicare questa inadempienza direttamente al Dipartimento regionale di Protezione civile per evidenziare la mancata disponibilità”. Ieri, anche i vertici di Caltaqua, società spagnola che gestisce il servizio e la manutenzione della rete idrica, ha disertato l’incontro con l’assessore e lo stesso Domenico Seca, responsabile dell’ufficio comunale di Protezione civile. “Non possiamo essere soddisfatti dell’atteggiamento mostrato dai responsabili di Catlaqua – accusa Seca – L’incontro era stato convocato per individuare le criticità del sistema di recupero delle acque piovane all’interno del perimetro urbano e studiare tecniche di intervento risolutive. E’ un’occasione perduta”. Gli addetti comunali al servizio di protezione civile continuano a tenere sottocontrollo i canali di recupero nelle contrade maggiormente critiche, come Poggio Blasco e Spina Santa, quest’ultima teatro di due diversi episodi costati la vita a tre persone proprio a seguito dell’esondazione dei canali di recupero delle acque piovane. “In entrambi i casi abbiamo riscontrato la presenza di arbusti che hanno ostacolato il normale deflusso dell’acqua caduta abbondantemente – assicura Domenico Seca – In contrada Spina Santa, in verità erano presenti anche oggetti ingombranti. Abbiamo ordinato un immediato un intervento straordinario. Le ruspe sono entrate in azione immediatamente”. All’interno del perimetro urbano la situazione è completamente diversa. Marciapiedi e strade sono impraticabili per la presenza di detriti e fango. Il transito veicolare alza fastidiosi polveroni che non contribuiscono al decoro urbano.