Gela lunedì scriverà una nuova storia, ecco contrari e favorevoli all’Area Metropolitana di Catania

 
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Gela. Lunedì mattina la storia di Gela potrebbe cambiare.

C’è grande attesa per la riunione del consiglio comunale, chiamato a deliberare l’adesione all’Area Metropolitana di Catania. Le posizioni sono distinte. Forza Italia, Polo civico popolare e parte del Pd sono contrari, M5S, Un’altra Gela e gli altri movimenti favorevoli.

Un appello ad affollare l’aula consiliare arriva dai due comitati spontanei. Gelensis populus ha fatto volantinaggio in tutta la città, il comitato capeggiato da Filippo Franzone ha annunciato che lunedì arriveranno anche il sindaco di Piazza Armerina Filippo Miroddi, accompagnato dal Portavoce del Comitato Pro Referendum, Salvatore Murella e da alcuni consiglieri comunali. Da Niscemi arriverà Luigi Gualato, Portavoce del Comitato Liberi Consorzi, nonché, vicepresidente del Consiglio Comunale, accompagnato da alcuni concittadini e qualche consigliere. Ci saranno inoltre alcuni cittadini di Caltagirone, che verranno per assistere all’evento.

Contrario Bartolo Scrivano, il patto civico e gli avvocati, secondo cui sono più gli svantaggi che i vantaggi.  

“È un appuntamento troppo importante dice Filippo Franzone  -non solo per Gela, ma per tutta l’area. Questa scelta, oltre a cambiare la storia, cambierà lo scenario dell’area, in soli 4 comuni (Gela 76.723 ab., Niscemi 28.027 ab., Piazza Armerina 22.006 ab. e Caltagirone 38.828 ab.)  distanti tra loro meno di 35 km, sono presenti  165.584 abitanti. Una concentrazione elevata che a breve sarà tutta all’interno dello stesso ente.

La scelta è inevitabile, visto ciò che sta avvenendo ai Liberi Consorzi siciliani, ovvero la continua perdita di servizi ed il continuo accorpamento. Ieri la notizia della soppressione ad Enna della Prefettura, con conseguente perdita del Comando Provinciale dei Carabinieri, Vigili del Fuoco e Polizia. Ma già prima, Le Camere di Commercio di Ragusa e Siracusa accorpate a quella di Catania, quella di Enna accorpata a Palermo, quelle di Caltanissetta ed Agrigento accorpate addirittura a Trapani”.

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