Gela. L’accusa, dopo le verifiche degli inquirenti, era di falsa testimonianza. Il tempo trascorso, però, ha fatto maturare la prescrizione nel procedimento che ha riguardato l’imprenditore Fabio Fasulo, Lorenzo Li Calzi e Salvatrice Macaluso. L’indagine si concentrò su una presunta falsa testimonianza resa all’autorità giudiziaria, rispetto ad altre vicende. I tre sono finiti a giudizio.
Il pm Sonia Tramontana, davanti al giudice Marica Marino, ha chiesto il non doversi procedere, proprio per l’intervenuta prescrizione. Richiesta che è stata accolta dalle difese, sostenute dagli avvocati Davide Limoncello e Giusi Ialazzo.