MILANO (ITALPRESS) – Prevenzione senologica in primo piano nei centri Humanitas durante il mese di ottobre, con la quinta edizione di “Sorrisi in Rosa”. Il festival ha preso il via con un evento alla presenza di Gerry Scotti e di un nutrito gruppo di ex pazienti oncologiche. “Sorrisi in Rosa” coinvolge gli ospedali Humanitas di Lombardia, Piemonte e Sicilia dove per tutto il mese si svolgeranno, consulti, visite senologiche, ginecologiche, ostetriche e di nutrizione gratuite.Oggi vincere il tumore al seno è possibile, l’importante è la prevenzione e poter avere una diagnosi precoce: «Prevenzione, informazione e qualità delle cure. Sono questi i tre capisaldi – ha detto il professore Corrado Tinterri, direttore Breast Unit IRCCS Istituto Clinico Humanitas, al microfono di Italpress – che noi dobbiamo ricordare per mantenere la leadership europea che l’Italia oggi ha sulla guarigione di tumore al seno. Nel 42% dei casi il tumore della mammella colpisce donne sotto i 50 anni, donne alle quali dobbiamo fare sapere che se hanno casi in famiglia, anche se non vengono invitate e programmi di screening, devono cominciare da subito un programma di prevenzione perchè sono nel mirino del tumore al seno».A fare eco al professore Tinterri il collega Alberto Testori, direttore associato Breast Unit IRCCS Istituto Clinico Humanitas: «La prevenzione sappiamo che è fondamentale. Riscontrando una neoplasia di dimensione inferiore al centimetro, siamo in grado di arrivare a una sopravvivenza a 5 anni nel 98% dei casi, ciò grazie alla prevenzione, alla diagnosi precoce. Noi consigliamo l’ecografica dai 30 ai 40 anni e dopo i 40 va associata anche la mammografia», ha detto sempre all’Italpress.L’evento di inaugurazione di “Sorrisi in Rosa” è stato l’occasione per presentare il libro “Sorrisi in Fiore” che raccoglie cento racconti di donne che hanno vinto la malattia, 100 racconti vitaminici, 100 pillole di sana energia femminile. Ogni donna è stata fotografata da Luisa Morniroli e le foto sono ora in mostra al centro medico Humanitas di Rozzano (Mi). Ogni storia di donna, raccontata da Cristina Barberis Negra, nel libro, è associata a un fiore per affrescare con semplicità quel prepotente senso di ritorno alla vita che tutti abbiamo sperimentato, seppur in modo diverso, con la pandemia da Covid-19 e che è insito in tante storie di malattia.Proprio il Covid è stato, rispetto alla prevenzione, di grande ostacolo: «Il Covid – ha detto ancora Tinterri – è stato un grande nemico perchè ha distolto l’attenzione dal tumore al seno e ciò è molto pericoloso, si riduce la possibilità di accesso alle cure e la probabilità di guarire. Dobbiamo recuperare i ritardi e dobbiamo recuperare la qualità delle nostre cure che è andata persa in questi due anni». Il libro “Sorrisi in Fiore” è disponibile sul sito www.sorrisinrosa.it e i proventi serviranno a raccogliere fondi destinati ai progetti di Fondazione Humanitas per la Ricerca nell’ambito dei tumori tipicamente femminili.Quest’anno poi c’è una novità, la nuova App di Humanitas Istituto Clinico Catanese. La nuova App, dedicata alle pazienti del Breast Centre etneo, permette alle donne, direttamente sul proprio smartphone o tablet, di avere un supporto in più, anche una volta lasciato l’ospedale. La tecnologia accorcia le distanze e garantisce la continuità di cure con suggerimenti, esercizi, news, immagini, informazioni sul proprio percorso pre e post operatorio a portata di clic. L’App è nata durante l’emergenza sanitaria della pandemia da Covid-19 in cui isolamento e lockdown hanno imposto di restare il più possibile a casa.(ITALPRESS).