Gela. Il depuratore consortile continua a produrre disfunzioni e i reflui non trattati finiscono direttamente in mare.
Il depuratore consortile continua a sversare. Nelle ultime ore, un vertice a Palazzo di Città ha riunito il sindaco Domenico Messinese, i tecnici municipali, il comandante della capitaneria Pietro Carosia e alcuni responsabili della raffineria Eni di contrada Piana del Signore che ospita l’impianto. All’incontro, non hanno partecipato i manager di Caltaqua che gestisce anche il sistema di depurazione di Macchitella. L’impianto, da mesi, continua a non assicurare la piena efficienza. Non a caso, diverse segnalazioni sono partite dai militari della capitaneria. Il comandante Carosia mira a bloccare il fenomeno soprattutto in vista della prossima estate. Il sindaco Domenico Messinese, ad inizio luglio, aveva emesso un’ordinanza, poi revocata, nel tentativo di avviare una serie d’interventi che avrebbero dovuto portare l’impianto a trattare circa 11.100 m3/g a fronte degli attuali 9.600m3/g. In base alle relazioni arrivate sui tavoli dei tecnici comunali, l’impianto “in tempo di secca”, scaricherebbe in mare, “tramite i pozzetti di troppo pieno”, 1.800-1.900 m3/g di reflui non trattati. Segnalazioni sul caso sono state inviate anche dal procuratore capo Lucia Lotti. Tra gli uffici della capitaneria, si teme che le piogge degli ultimi giorni possano rendere ancora più difficile la tenuta dell’impianto. Non è da escludere che le parti possano tornare a riunirsi.