Gela. Da questa mattina, in una fase emergenziale, con Timpazzo che deve sopportare quantitativi ulteriori fino a 3.400 tonnellate di rifiuti a settimana, per i Comuni della Srr4 è partita la tariffazione a zero. Solo per gli enti dell’ambito, infatti, è possibile conferire nella piattaforma di Timpazzo, con tariffe del tutto tagliate. Una scelta che era già stata annunciata dai vertici della Srr4 e condivisa dall’amministratore della “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone. Chiaramente, i mancati versamenti delle tariffe dei Comuni della Srr, compreso Gela, verranno coperti con quelli concordati per i conferimenti che arrivano soprattutto dal sito di Lentini. La Regione ha individuato Timpazzo per concentrare i quantitativi maggiori, almeno in questa fase di emergenza (l’ennesima). Si attende ancora che arrivi una convocazione da Palermo, per un tavolo di confronto, richiesto dall’assemblea della Srr4. La tensione è stata molto alta. Il sindaco Lucio Greco ha proposto di bloccare tutti i conferimenti ulteriori, almeno fino all’incontro in Regione. La sua proposta però non è passata. L’amministratore della “Impianti” sta monitorando questa fase, che mette a dura prova la tenuta dell’intero sistema di Timpazzo. Di recente, l’ingegnere Picone, non volendo entrare nell’agone della polemica politica, ha però spiegato che con tariffe zero per i Comuni della Srr, gli enti dovrebbero essere incentivati, anche solo provvisoriamente, a ridurre la Tari. Difficile che le amministrazioni comunali del territorio attuino un percorso di questo tipo, che impatterebbe sui piani economici finanziari, anche a seguito di pendenze pregresse. I Comuni della Srr4, con le tariffe azzerate per Timpazzo, devono comunque mettersi in regola. Per quegli enti che ancora non hanno sanato eventuali pagamenti arretrati, sono previsti piani di rientro o comunque versamenti a saldo di quanto dovuto. In questi giorni, da quanto emerge, tutti gli enti si stanno mettendo in regola. Picone, ultimamente, è tornata a spiegare che l’aumento dei conferimenti non poteva essere impedito. “Violare il contenuto dell’ordinanza regionale – ha detto l’amministratore – avrebbe fatto scattare una denuncia sia per danno erariale che per disastro ambientale, non solo nei miei confronti ma anche per i Comuni. C’è invece chi ha partecipato ai tavoli in Regione, allargando le braccia in segno di mutuo soccorso e scaricando poi sulla sottoscritta e sul presidente della Srr4 Filippo Balbo tutta la responsabilità”. L’ingegnere, al contempo, ha più volte confermato l’importanza fondamentale di un ampliamento delle vasche del sito di conferimento. I progetti sono al vaglio della Regione.
“L’impatto, in una realtà già destinata a discarica, sarebbe minimo ma garantirebbe il futuro dei conferimenti e del lavoro di centinaia di famiglie – ha ribadito alcuni giorni fa Picone – la scelta di azzerare la tariffa, di sostenere l’ampliamento delle vasche e di evitare denunce agli amministratori è un mio dovere ma è anche un modo per far comprendere che cerchiamo di gestire sempre nell’interesse dell’ambiente e del risparmio economico della comunità. Nessuno di quelli che sentenziano su Timpazzo si è mai sognato di venire a confrontarsi con noi, limitandosi a dare informazioni e numeri a casaccio”.