Gela. Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del Pd che ha scelto di lasciare l’Ars in contrasto con i vertici regionali del partito, è appena arrivato in città con i suoi Coraggiosi.
“Si dà priorità agli interessi personali”. Una linea, quella di lasciare da parte il “vecchio modo di fare politica”, subito seguita da due neo democratici, il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia e il consigliere Salvatore Gallo: due dei candidati più votati tra le fila del Partito Democratico alle recenti amministrative. I vertici cittadini del Pd non sembrano aver gradito l’approccio non solo di Ferrandelli ma soprattutto di Alessandra Ascia e Salvatore Gallo. “Sono molto deluso – spiega Giuseppe Licata già segretario del circolo GelaCittà – si dà priorità alle correnti e non al partito. Ma lo vogliamo capire che alla gente interessano solo i risultati raggiunti e non, invece, le correnti? Ognuno, purtroppo, mette al primo posto il proprio interesse personale. A questo punto, visto che nessuno sembra volere il bene del Pd, potremmo avviare una nuova corrente, gli scoraggiati!”.
“Bisogna essere “coraggiosi” per risolvere i normali problemi di una città”. Il presidente dell’assemblea provinciale del partito Carlo Romano commenta così la proposta dei Coraggiosi. “Il Pd non ha bisogno di nuove correnti – spiega – i cittadini chiedono soluzioni e non contrapposizioni. C’è bisogno di essere “coraggiosi” per affrontare la normalità e i semplici problemi della nostra città. E’ imbarazzante sapere che per fare cose normali ci voglia coraggio. A questo punto, sono curioso di capire quali azioni “coraggiose” metteranno in campo e quali benefici avrà la città. Se per fare bene, bisogna essere coraggiosi, allora do il benvenuto a Fabrizio Ferrandelli”.
“Non mi piace l’approccio grillino di Ferrandelli…”. Molto cauto è anche Angelo Licata, segretario del circolo Gela Centro e responsabile giustizia del Pd provinciale. “Non so ancora molto rispetto ai passi che muoveranno i Coraggiosi – ammette – credo che rimangano nel Partito Democratico seppur con una linea di netta contrarietà al governo Crocetta. Io non sono di questa corrente né mi piace l’approccio stile Movimento 5 stelle adottato da Fabrizio Ferandelli. Credo, personalmente, che se ci sono problemi interni al partito vadano affrontati per risolverli e non si possa sempre dire che tutto è marcio”.