Venti chilometri di frane e degrado, benvenuti sulla sp 8 Gela-Butera

 
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Butera. Venti chilometri tra frane, degrado, segnaletiche carenti e asfalto dissestato caratterizzano la strada provinciale “8” che collega la città al vicino comune di Butera. Ad accendere i riflettori sul degrado della “Sp 8” è la segreteria della Cisl con il responsabile di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Francesco Iudici, e Nunzio Mangione (segretario zonale), i quali hanno annunciato un incontro urgente col commissario straordinario della ex provincia di Caltanissetta alla presenza dei sindaci Domenico Messinese e Luigi Casisi. Secondo la Cisl “la Sp 8 è un inferno, una eterna condanna per tutti coloro che devono percorrerla – spiegano Iudici e Mangione – Quei venti chilometri sono un esercizio di passione e sofferenza per i residenti dei Comuni e per l’economia che gravita in quest’orbita territoriale seriamente danneggiata e colpevolizzata per non avere commesso nulla. La spettacolare frana nei pressi della discarica Cipollina staziona perennemente senza che qualcuno intervenga per renderla sicura. Il rischio di incidenti stradali diventa inesorabile soprattutto nelle ore serali per la mancanza di una segnaletica luminosa. Il degrado e lo stato di assoluto abbandono sono evidenti, non occorre certamente un Master all’università. Ma non è solo quel pezzo di asfalto che mette in seria apprensione residenti e automobilisti: è tutta la Strada Provinciale 8 che grida la messa in sicurezza di tutto il tracciato”. La strada provinciale in questione quotidianamente consente ai numerosi pendolari buteresi di recarsi in città. L’asse stradale rappresentato dallo scorrimento veloce per Caltanissetta non rappresenta un agevole soluzione alternativa. “Si intervenga con urgenza prima che ci scappi la tragedia – aggiungono i segretari del sindacato della Cisl – gridare al lupo dinanzi ad eventi funesti rappresenta solo la misera passerella per qualcuno, giusto per ritagliarsi uno spazio di notorietà sulla stampa. Si metta mano prima che sia troppi tardi. Ecco, perché, siamo convinti che la vicenda debba essere trattata con urgenza. Chiederemo un incontro direttamente al commissario straordinario del Libero consorzio nisseno”.

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