Gela. Nelle scorse ore, è stata ufficializzata la convocazione dell’amministrazione comunale per un vertice che si terrà il prossimo 15 settembre a Roma. “L’accordo di programma può essere approvato solo con la firma di tutte le parti”. Tra i tavoli del ministero dello sviluppo economico, si dovrebbe fare il punto della situazione intorno al decreto per l’area di crisi complessa e all’accordo dello scorso novembre sugli investimenti Eni in città. All’incontro, però, ci saranno solo gli esponenti della giunta Messinese e i tecnici degli uffici ministeriali interessati. Alla riunione dovrebbe partecipare anche il presidente del consiglio Alessandra Ascia. Un vertice chiesto proprio dall’amministrazione comunale come confermato dall’assessore Simone Siciliano. Una mossa, però, che non sembra trovare troppo gradimento tra i sindacati. Così, dopo la reazione dei segretari del settore chimico, dubbi vengono espressi anche dai confederali di Cgil, Cisl e Uil. I segretari Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania sono venuti a conoscenza della convocazione che non ricomprende né le parti sociali né quelle datoriali, con in testa l’Eni. “Non sappiamo che tipo d’incontro si terrà a Roma – spiegano Giudice, Gallo e Castania – una cosa è certa, l’accordo di programma può essere firmato solo con il consenso di tutte le parti interessate. Durante i precedenti vertici, sia in prefettura che alla regione, si era optato per un sistema di collaborazione tra tutte le parti interessate”.
Nuovi investitori per l’hub del gas? L’amministrazione comunale, comunque, già nelle scorse settimane, ha chiesto direttamente ad Eni maggiori informazioni sul progetto di costruzione di una base logistica per la produzione e distribuzione di gas naturale liquefatto e gas naturale compresso. Una valutazione legata alla possibilità di aprire le porte a nuovi investitori che potrebbero essere interessati ad un hub di carattere nazionale sia per il gas naturale liquefatto che per quello compresso.