Gela. I fondi per l’ampliamento della discarica Timpazzo sono stati confermati, con un provvedimento del governo Musumeci, che di fatto ha avallato la ricognizione sui progetti da coprire con il programma Fsc 2021-2027. Il progetto, con ulteriori due vasche, in questa fase è quasi strategico, dato che Palermo ha da tempo messo gli occhi sulla piattaforma locale, per andare incontro alle esigenze di tanti Comuni, attraversati da una vera e propria crisi dei rifiuti, scatenata dal quasi totale stop del sito di Lentini. Mercoledì, in consiglio comunale si terrà una seduta monotematica richiesta dalla maggioranza del sindaco, a seguito del nuovo aumento di conferimenti per Timpazzo. A Palermo, invece, è fissato un primo tavolo tecnico. I funzionari del dipartimento acqua e rifiuti hanno risposto ai solleciti dell’amministratore della “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone. I tecnici della società che gestisce Timpazzo stanno predisponendo i progetti delle due nuove vasche, che fanno parte del programma di ampliamento, che impegna fondi per circa quindici milioni di euro. Verranno sottoposti alle valutazioni del dipartimento. Le due nuove vasche sono quasi una garanzia per evitare che l’intero sistema locale dei rifiuti possa andare in sofferenza, a causa dell’aumento dei quantitativi che arrivano da altre province. Allo stato, la Regione prevede conferimenti ulteriori per oltre tremila tonnellate a settimana. Un ritmo che può sfiancare la capacità di Timpazzo.
Sia per i vertici della “Impianti Srr” che per quelli della Srr4, l’ampliamento è essenziale, anzitutto a garanzia dei Comuni dell’ambito, che altrimenti rischierebbero di non avere altre soluzioni, se non quella di rivolgersi ad impianti, ubicati fuori dal territorio locale. L’amministratore Picone l’ha più volte sottolineato, sostenendo che senza risposte istituzionali, dovrà necessariamente bloccare i conferimenti ulteriori, per non saturare il sistema, a danno soprattutto dei Comuni che sono legittimati a conferire nella piattaforma. Servono quindi i progetti definitivi, anche per l’ampliamento. Negli atti della Regione, per la copertura finanziaria si richiamano sia il residuo 2014-2020 sia l’anticipazione 2021-2027. Le previsioni fatte dai tecnici del dipartimento acqua e rifiuti danno una linea temporale di realizzazione, fissata al 2023. L’ampliamento prevede la realizzazione di due vasche (F e G), per oltre due milioni di metri cubi di capacità; di un impianto per il trattamento della frazione organica (da ottanta tonnellate al giorno); di un capannone per lo stoccaggio, la trasferenza e la pulizia delle frazioni omogenee secche della raccolta differenziata (anche in questo caso per ottanta tonnellate al giorno).