“Greco apre a “Liberamente” per logiche di potere”, Trainito: “Perdiamo credibilità”

 
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Trainito in aula consiliare

Gela. La maggioranza del sindaco Lucio Greco, che va a corrente alternata, sta cercando di capire se ci siano i presupposti per andare avanti, in base ai patti stretti due anni fa. Le crisi interne non sono mai mancate e in settimana l’avvocato e i suoi hanno cercato di fare il punto della situazione. I consiglieri più vicini al primo cittadino non accettano che possa esserci un’ala critica, praticamente autorizzata a muoversi, senza rispettare le linee amministrative. Tanti hanno concentrato la loro attenzione sui consiglieri di “Liberamente” Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, che continuano a rivendicare autonomia. Il sindaco ha affidato proprio a Casciana una sorta di compito di verifica. Dovrà cercare di rimettere insieme i pezzi di un’alleanza, che risente di troppe falle. Dalle commissioni consiliari e fino al voto in aula, sono tante le criticità. I “lealisti” temono che senza garanzie si possa naufragare. La mossa di Greco, che attende riscontri da Casciana, non trova alcun supporto dal consigliere comunale Rosario Trainito. Anche il presidente della commissione sanità non è mai stato tenero verso le scelte del sindaco e ha sempre chiesto un cambio di passo, anche negli scorsi giorni, quando Greco ha voluto incontrarlo. Ora, però, sembra ancora meno convinto. Affidare una specie di mandato esplorativo ai “critici”, secondo Trainito mette in risalto la debolezza politica non solo dell’alleanza ma anche del primo cittadino. “Quello che il sindaco Lucio Greco e i due consiglieri di “Liberamente” stanno cercando di raggiungere non è un compromesso, che in politica ci può stare. Non si tratta infatti di trovare un punto di equilibrio tra differenti posizioni ideologiche – spiega Trainito – ma un puro scambio di potere basato su vecchie logiche che pensavamo superate. In una città normale infatti, in una città cioè non scombussolata e squinternata politicamente, la questione si sarebbe già risolta da parecchio tempo, da quando cioè i due consiglieri non hanno votato il bilancio, il Pef e hanno inoltre preso tante iniziative contro il sindaco e l’amministrazione. Il primo cittadino, invece, non curandosi della sensibilità e coerenza dei consiglieri di maggioranza, calpestando i più elementari principi di democrazia, non ha esitato ad aprire al dialogo con i due consiglieri, non rendendosi conto di farli apparire in questo modo come i vincitori e i padroni dell’intera maggioranza e  non comprendendo che questo avrebbe autorizzato tutti quanti a comportarsi senza il rispetto di qualsiasi regola”.

Per il presidente della commissione sanità, in questo modo la maggioranza perde credibilità politica. “Non c’è alcun risentimento personale con chicchessia, ma sia il sindaco che i due consiglieri di “Liberamente” devono rendersi conto che in politica certi principi come la dignità, la lealtà e la serietà – continua Trainito – non possono essere espulsi dal dibattito politico, perché sono queste le qualità che ci consentono di cambiare la società e di renderla migliore. Dobbiamo sforzarci per essere credibili”. Trainito, ormai da tempo, appare molto distante dalla strada intrapresa dal sindaco e dal suo gruppo di riferimento. I pesanti dubbi politici che esprime, ora però iniziano a farsi sentire anche nel resto dell’alleanza. Anche i “lealisti” più vicini all’avvocato attendono che possa esserci un cambio di rotta, senza concedere troppo all’ala critica o a chi avanza pretese politiche, ma senza veri riscontri.

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