Gela. Ci sono state delle irregolarità procedurali e il giudizio dovrà sostanzialmente ripartire. Lo ha stabilito il giudice del tribunale di Milano, nella vicenda che tocca un gelese, accusato di interruzione di pubblico servizio. Una contestazione dovuta ad una lite che scoppiò a bordo di un tram, proprio nel capoluogo lombardo, dove il gelese risiede. Ha raccontato di essere stato aggredito da un cittadino filippino, forse a scopo di rapina. Tra i due ci fu una violenta contesa e la corsa del tram venne arrestata. Per i pm milanesi, si trattò di interruzione di pubblico servizio, addebitabile ai due. La difesa del gelese, sostenuta dagli avvocati Angelo Cafà e Massimiliano Falvo, ha sollevato l’eccezione per la mancata notifica del decreto che disponeva il giudizio.
Il magistrato ha accolto la richiesta e tutti i testimoni dovranno essere risentiti. In sostanza, né la difesa né l’imputato gelese erano a conoscenza del decreto che fissava il procedimento.