Gela. Potenzialmente, i numeri della maggioranza ci sarebbero, ma ancora una volta i pro-Greco, in aula consiliare, hanno dovuto cedere il passo all’opposizione. E’ stata approvata la nuova disciplina delle case del commiato, che va ad integrare il regolamento di polizia mortuaria. Atto passato, ma senza il voto degli alleati più vicini al primo cittadino. Hanno in tutti i modi cercato di imprimere una loro linea alla disciplina, ma sono stati sistematicamente battuti dai voti del centrodestra (decisamente compatto), del Movimento cinquestelle, del Pd e dell’indipendente Paola Giudice, rafforzati dall’ala critica della maggioranza. Il gruppo di “Liberamente” e l’indipendente Rosario Trianito hanno supportato l’atto arrivato in aula, a seguito del lavoro della commissione affari generali, ma nella prima versione, quella presieduta da Vincenzo Casciana, capogruppo proprio di “Liberamente”. Sono stati superati i punti più insidiosi, attraverso emendamenti che sono intervenuti a definire la collocazione delle case del commiato nel perimetro urbano e a regolamentarne la disciplina, anche sulla scorta di quanto previsto dalle norme regionali. Nella fase finale di un dibattito, con qualche punta di tensione, anzitutto politica, c’è stata un’intesa anche sugli aspetti che riguardano le casse del commiato già avviate e gli effetti autorizzativi della disciplina che entrerà in vigore. C’era l’interesse ad evitare che le attività già avviate potessero trovarsi davanti al rischio di non ottenere le autorizzazioni o di dover cessare. L’assise civica ha però fatto leva principalmente su quanto previsto dalla normativa regionale, respingendo la richiesta di rinvio, avanzata dal capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli. Non è mancata qualche incomprensione, dopo l’intervento del segretario generale. L’opposizione e l’ala “critica” della maggioranza hanno comunque avuto la meglio sul blocco più vicino all’avvocato Greco. I lealisti non hanno partecipato al voto finale.
Anche se nessuno vuole sbilanciarsi o uscire allo scoperto, soprattutto in una fase politicamente “sensibile” come quella attuale, più di qualche lamentela già arriva dalle fila dei pro-Greco. C’è chi ha notato un voto depotenziato dei forzisti, che nonostante la trattativa in atto con il sindaco, in vista di un secondo assessorato, hanno dato manforte alla causa con un solo consigliere. I numeri dei consiglieri più vicini all’avvocato Greco non sono bastati e l’opposizione (rafforzata dai “critici” di maggioranza) già vede il voto di questa sera come un consistente successo politico. Nel campo del primo cittadino, invece, si fanno sentire ancora troppe incertezze.