Gela. Troppi temporeggiamenti nel percorso istituzionale che dovrebbe condurre al passaggio nell’area metropolitana di Catania. Reset punta all’abbandono di Caltanissetta. Così, sia il comitato Gelensis Populus sia il gruppo consiliare di Reset 4.0 si rivolgono al presidente del consiglio Alessandra Ascia e all’intero civico consesso. “Si rispetti l’esito del referendum di un anno fa e il contenuto della delibera già votata dal precedente consiglio”. Lo dicono chiaramente i consiglieri di Reset, vicini all’ex candidato a sindaco Giuseppe Di Dio, e l’intera segreteria locale. “Noi di Reset 4.0 siamo fermamente convinti – scrivono anche Luigi Di Dio e Francesca Caruso – che la volontà emersa dal referendum è ciò che vogliono Gela e la sua comunità, consapevoli che da anni i cittadini si aspettano di staccarsi da un carrozzone che ci ha sempre visti come una minaccia e una terra di conquista da depredare”.
Gelensis populus si smarca dalla Ascia. I componenti del comitato Gelensis Populus, invece, sollevano dubbi sulla scelta del presidente Ascia di convocare una conferenza di servizi aperta ai deputati del territorio, agli ordini professionali e alle parti sociali che dovrebbe anticipare la successiva seduta del civico consesso. La pesante ombra delle segreterie di partito e dei deputati del territorio potrebbe incidere sul percorso finale. “Non vorremmo che, in maniera gattopardesca – dice la portavoce Liliana Bellardita – abbiamo cambiato tutto per poi in realtà non cambiare nulla. Lo spirito della legge, pur nelle sue ultime continue riscritture, in questo caso è sempre stato chiaro ed univoco nel demandare alle comunità, sganciandole dalla politica, le scelte territoriali. Non si può oggi ridiscutere tutto facendo finta che non ci siano una delibera di consiglio comunale e un referendum confermativo”.