Un anziano rapinato in via Panormo, Trubia e Ventura ai domiciliari: il pm ha chiesto il carcere

 
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Immagini di repertorio

Gela. Davide Trubia ha reso dichiarazioni spontanee, ammettendo le proprie responsabilità. Giovanni Ventura, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L’anziano preso di mira. Adesso, rimarranno agli arresti domiciliari. Sono accusati di aver rapinato un anziano, in via Panormo nel centro storico, all’uscita da un ufficio postale. Dopo averlo aggredito, portarono via circa cinquecento euro. La decisione di confermare gli arresti domiciliari è stata adottata dal giudice delle indagini preliminari Manuela Matta nel corso dell’interrogatorio di garanzia successivo al loro fermo. Sono stati i carabinieri ad individuarli, utilizzando anche le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona. Il pubblico ministero Antonio D’Antona ha chiesto, invece, la custodia cautelare in carcere per entrambi. Una richiesta che è stata contestata dai due legali di fiducia, gli avvocati Salvo Macrì e Maurizio Scicolone. Alla fine, quindi, i due evitano il trasferimento nel penitenziario di Balate. Rimarranno agli arresti nelle rispettive abitazioni. Decisive, soprattutto per individuare uno dei due rapinatori, sarebbero state non soltanto le immagini dei sistemi di videosorveglianza ma anche le tracce rinvenute sulla tuta indossata proprio da uno degli indagati. Il pensionato rapinato, inoltre, avrebbe riconosciuto i due giovani. I loro arresti sono stati convalidati.

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