Gela. Il rilascio dell’ultima autorizzazione, da parte del Comune, per l’avvio del progetto ‘Argo-Cassiopea’, dovrebbe consentire l’apertura dei primi cantieri della base gas, che rappresenta l’investimento più consistente di tutto il protocollo d’intesa del 2014. Ieri, come riportato, i segretari di Filctem, Femca e Uiltec, hanno confermato di aver chiesto un incontro ad EniMed per verificare i contenuti dell’autorizzazione comunale, anche nell’ottica di un cronoprogramma di avvio dei lavori. L’investimento è considerato strategico soprattutto per l’occupazione dell’indotto. Proprio i sindacati dei lavoratori metalmeccanici ed edili, a loro volta, hanno ufficialmente chiesto un confronto a Sicindustria. Per le segreterie di Fiom, Fim, Uilm, Fillea, Filca e Feneal, ritengono essenziale il rispetto degli accordi del 2012, soprattutto sul fronte dei parametri per le nuove assunzioni e per la formazione dei lavoratori. Ormai da tempo, i sindacati dell’indotto lamentano il fatto che non venga rispettata la lista di disponibilità, che tocca quei lavoratori usciti dal ciclo produttivo della fabbrica Eni. Tutte questioni che i segretari Orazio Gauci, Alessio Pistritto, Nicola Calabrese, Francesco Cosca, Nuccio Mangione e Francesco Sodano, vogliono valutare in un tavolo con gli industriali.
A questo punto, si attende una risposta dal presidente di Sicindustria Gianfranco Caccamo. I metalmeccanici, nell’ultimo periodo, avevano già chiesto un confronto con gli industriali, sempre in relazione alla necessità di rispettare gli accordi sulle assunzioni e sul rispetto della lista di disponibilità. Con il possibile avvio dei lavori di ‘Argo-Cassiopea’ è inevitabile che la mole di attività aumenti e inciderà probabilmente anche sui livelli occupazionali. I sindacati vogliono evitare che si proceda senza una concertazione complessiva, rispetto a lavori che valgono un ammontare di circa un miliardo di euro.