Gela. Il ponte di Piano Marina ora è sbarrato, con new jersey in cemento. Praticamente impossibile accedere e proprio in questi minuti i residenti si stanno radunando in un sit-in spontaneo. Si ritengono prigionieri in casa loro. L’accesso alla frazione balneare è sempre più difficile. Dopo che il ponte è stato interdetto, erano state collocate delle transenne, che i residenti sono riusciti a gestire, ma ora i blocchi in cemento non consentono alcun passaggio. “Non ci sono percorsi alternativi, se non un tratto sterrato, neanche segnalato – spiegano residenti e comitati – da dove dovrebbero passare un’ambulanza o un mezzo di soccorso? Il tratto sterrato non è indicato, non si capisce di chi sia la competenza. Se dovesse verificarsi un incidente, chi ne risponderà?”. Tutti quesiti che in queste settimane i residenti e i comitati hanno posto all’amministrazione comunale, anche se il territorio ricade in parte sul territorio gelese e per il resto in quello del Comune di Butera. La situazione rischia di diventare sempre più complessa. I residenti, infatti, temono che i tempi possano essere sempre più lunghi.
“Al momento, sono stati effettuati solo sopralluoghi ma senza che siano stati affidati incarichi tecnici – aggiungono – quanto tempo ci vorrà per verificare le effettive condizioni della struttura? Chi vive nella zona, come dovrà andare avanti? Come dovremmo spostarci? Temiamo veramente di rimanere prigionieri”.