Gela. Una vera e propria emergenza umanitaria per la quale lanciare un allarme e porvi tempestivamente rimedio. Questa l’attuale situazione a Sigonella a seguito dei profughi afghani che transitano dalla base militare. Il Lions Club distretto Sicilia, mostratosi sin da subito disponibile a collaborare, tende loro una mano organizzando due giornate all’insegna della donazione. Oggi e domani, infatti, sarà possibile recarsi presso i punti di raccolta prescelti e dare il proprio contributo. “Su richiesta del comandante della base americana di Sigonella, il governatore del Lions, Franco Cirillo, ha invitato a provvedere ad una raccolta per i rifugiati afghani considerata la tragedia che sta vivendo in questi giorni l’Afghanistan – afferma il rappresentante del Lions Club Golfo di Gela, Francesco Incardona – Ad oggi la base militare di Sigonella ospita circa 800 sfollati tra cui anche un bimbo di 4 mesi senza la presenza dei genitori e tutti purtroppo indossano gli abiti con cui sono scappati”.
Considerata l’età dei profughi afghani presenti a Sigonella, tra uomini, donne e bambini, la richiesta di donazione interessa principalmente indumenti, pannolini, coperte e giocattoli. Quattro sono i punti di raccolta individuati in città presso i quali ci si potrà recare in orari prestabiliti, quali la Chiesa Madre, Sant’Antonio, San Giovanni Evangelista e, infine, le Mura Federiciane. I tempi a disposizione per effettuare le donazioni sono veramente limitati. Infatti, già giorno 2 settembre, il ricavato delle donazioni farà tappa al centro di raccolta a Catania per poi essere immediatamente consegnato alla base di Sigonella. Francesco Incardona, rappresentante del Lions Club del Golfo di Gela, si mostra piuttosto propositivo, tuttavia, ritiene fondamentale lanciare un appello al fine di sensibilizzare quanto più possibile i cittadini a contribuire. “La risposta della città di Gela è stata immediata e imponente – sottolinea Francesco Incardona – I messaggi ricevuti e la disponibilità a collaborare sono stati incredibili. Il mio appello alla città – continua – è quello di donare indumenti anche usati, e logicamente utilizzabili, a questa popolazione che necessita seriamente del nostro aiuto”.