Greco, “vaccinarsi è fondamentale per evitare le restrizioni della zona arancione”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. “Bisogna vaccinarsi, senza timori”. Da domani, anche in città, riparte la zona gialla, dopo un periodo, più o meno lungo, di zona bianca. Il sindaco Lucio Greco chiede una sforzo alla città e invita, chi non l’abbia ancora fatto, a vaccinarsi. “Questa ultima domenica di agosto che volge al termine ci porta verso la zona gialla, come nel resto della Sicilia. Siamo la prima Regione dopo settimane a perdere lo status di zona bianca in Italia, e se la cosa, da un lato, mi amareggia dall’altro mi sprona a lanciare l’ennesimo appello. Appello a vaccinarsi se ancora non lo si è fatto, appello ad adottare comportamenti improntati alla massima prudenza, sia se si è vaccinati sia se non lo si è. Ho visto che oggi numerose persone in tutta l’isola, giovani e meno giovani, hanno raccolto i tanti inviti che, da più parti, sono arrivati negli ultimi giorni. Si sono vaccinati in tutte le sedi preposte, e mi auguro che le stesse immagini possano ripetersi nei giorni a venire. Il nostro hub vaccinale – dice il sindaco – è aperto e operativo, al Palacossiga, pronto a vaccinare in tutta sicurezza e secondo i protocolli previsti. Non abbiate timore, cari e care gelesi, mettete da parte le paure, fidatevi della scienza e operate secondo coscienza. I morti non sono numeri su un grafico, erano i nostri concittadini, i nostri genitori, i nostri familiari, amici e amiche, zii e zie, nipoti, fratelli e sorelle e sono andati via a causa di questo virus spietato e subdolo che ha mille facce e può decidere di lasciarti andare o di portarti via con sé in poche ore”. Il primo cittadino, nonostante le polemiche che ci sono state sulla gestione di alcuni eventi estivi, invita tutti a rispettare le regole.

“Mascherina sempre e ovunque, igienizzante per le mani, evitare luoghi affollati e mantenere la distanza di sicurezza e, soprattutto, vaccinarsi. Tra l’altro, come sappiamo, se entro il 6 settembre non raggiungeremo il 70 per cento richiesto dalla Regione, potremmo diventare zona arancione, e io non voglio, ancora una volta, dovermi misurare con questi provvedimenti restrittivi – conclude – perché so quanto siano deleteri per la nostra comunità”.

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