Gela. Gli attuali sistemi informatici utilizzati a Palazzo di Città non garantiscono il necessario monitoraggio degli immobili presenti sul territorio e gli incassi, così, stentano a decollare.
Per questa ragione, la direzione generale dell’ente spinge per la realizzazione di una vera e propria banca dati delle informazioni tributarie e territoriali.
Senza dati certi, diventa difficile risalire anche agli attuali gestori di diverse strutture di proprietà comunale. Adesso, è arrivata la presa di posizione dalla direzione generale che si è rivolta anche al dirigente del settore bilancio Alberto Depetro e al sindaco Angelo Fasulo.
“E’ necessario – si legge nella determina targata direzione generale – avere perfetta conoscenza degli immobili situati nel territorio comunale, della loro consistenza, del valore, degli utilizzatori e per ottenere ciò è necessario adottare sistemi informatici massimamente integrati in quanto i sistemi informatici in atto esistenti presso quest’amministrazione sono scollegati fra loro e non permettono la condivisione e l’utilizzo della totalità dei dati esistenti”.
Quindi, fino ad ora, qualcosa non è andata per il verso giusto. “E’ improcrastinabile – si legge ancora nel provvedimento – dare attuazione alle nuove normative senza penalizzare i cittadini e avendo a disposizione un quadro chiaro ed esaustivo della situazione al fine di dare attuazione al principio pagare tutti per pagare meno”.
Il peso dell’elusione fiscale, soprattutto sul fronte delle imposte legate proprio agli immobili, è al centro delle preoccupazioni dei funzionari di Palazzo di Città.
Non a caso, anche i magistrati della procura della Corte dei conti hanno sottolineato le tante criticità nella riscossione dei ruoli che non permettono alle casse dell’ente di rientrare rispetto alla quota effettiva d’elusione fiscale.
“E’ necessario – continua la determina – avere a disposizione una banca dati delle informazioni tributarie e territoriali integrate fruibile attraverso le tecnologie di rete e consona alla procedura cloud computing che è stata già avviata presso quest’ente che consenta di contrastare l’evasione e l’elusione fiscale attraverso la conoscenza degli immobili e della loro attuale destinazione d’uso”.