Gela. Finisce tutto davanti ai giudici amministrativi. Al centro del caso, le concessioni edilizie rilasciate per la costruzione di tre villette nella zona di contrada Femmina Morta. Le concessioni sospese e poi revocate. Solo lo scorso anno, in pochi mesi, le autorizzazioni emesse in favore del gruppo edile che avrebbe dovuto avviare i lavori vennero prima sospese e poi revocate. Il progetto edilizio, infatti, sarebbe in contrasto con le norme del piano paesistico della provincia. Così, i titolari delle concessioni hanno deciso di portare in giudizio non solo l’ente comunale ma anche la soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta. Chiedono di ottenere il risarcimento de danni subiti. Allo stato attuale, sono due i procedimenti amministrativi attivati: uno, davanti al tar Catania, e l’altro davanti ai giudici del tribunale amministrativo regionale di Palermo. I titolari delle concessioni hanno impugnato diverse note firmate dai dirigenti regionali e da quelli della soprintendenza ai beni cultuali di Caltanissetta che hanno apposto il veto al loro progetto.
