Vaccini a rilento e ancora tanti contagi Covid, città a rischio zona arancione

 
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Controlli sul lungomare (immagini di repertorio)

Gela. Mentre per l’intera Regione si prospetta la zona gialla già da lunedì, in città torna l’incubo delle restrizioni. Secondo la nuova ordinanza del presidente della regione Nello Musumeci infatti, per i 55 comuni mesi sotto osservazione, entro il 6 settembre sarà necessario raggiungere la percentuale del 70% dei vaccinati almeno con prima dose, se questo non dovesse succedere scatteranno le restrizioni previste per chi supera il limite settimanale di 250 contagiati su centomila abitanti. Solo nelle ultime ventiquattro ore, sono 42 i nuovi casi, in isolamento domiciliare. I guariti sono quattordici. Due pazienti sono stati ricoverati in degenza ordinaria e il totale sale a diciotto, oltre ad un ricovero in altra struttura. In totale, la curva dei contagiati è a 650 positivi.
Con questi numeri sembrerebbe dunque certo l’avvio della zona arancione già dal 6 settembre, con il ritorno del coprifuoco alle 22 e con la chiusura di bar, ristoranti, palestre e di tutte quelle attività che già nei mesi scorsi hanno abbondantemente pagato lo scotto della pandemia.
Ad oggi in città la percentuale dei vaccinati almeno con prima dose si aggira intorno al 64%. Manca cioè circa il 6% per raggiungere la soglia limite. Poco meno di 5000 persone che dovrebbero decidere di vaccinarsi entro i prossimi dieci giorni per evitare alla città nuove pesanti restrizioni.
Per questo motivo l’amministrazione ha deciso di lanciare un nuovo appello alla vaccinazione cercando di invogliare gli indecisi, puntando soprattutto sulla necessità di evitare chiusure per non danneggiare ancora una volta gli esercenti e le attività commerciali.

Ieri i sindaci del nisseno hanno avuto un incontro con Asp per cercare di mettere in atto iniziative per incentivare la vaccinazione. Si è parlato di vaccinazione di quartiere e di bus navetta per anziani e fragili impossibilitati a muoversi.
Ma se da un lato c’è il legittimo appello alla vaccinazione di massa, dall’altro fioccano le polemiche per la gestione di alcuni eventi del cartellone dell’Estate gelese, in particolare di uno tenutosi nei giorni scorsi alle Mura Timoleontee dove, a giudicare dalle foto apparse sui social non sarebbero state rispettate le regole minime di prevenzione.
Secondo il sindaco si tratterebbe solo di pochi indisciplinati Dalle foto gli indisciplinati in realtà sembrerebbero tutt’altro che pochi, anche se gli stessi organizzatori da noi contattati hanno fornito diversi scatti in cui la gente indossava la mascherina. Secondo lo staff tutto si sarebbe svolto nel pieno rispetto delle regole e più volte il personale della protezione civile sarebbe intervenuto per disperdere gli assembramenti e far indossare la mascherina ai presenti. Come per la Torre di Manfria però anche quest’anno le polemiche legittime o meno nascono a consuntivo. Forse, considerata la contingenza del momento, sarebbero state valutazioni da fare in maniera preventiva.

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