Gela. Una villa a Cefalù, un delitto rimasto impunito 30 anni, il caso che nessuno voleva riaprire. La nuova indagine dei fratelli Corsaro è ricca di sorprese ed accattivante. Sono gli ingredienti dell’ultimo romanzo di Salvo Toscano “Memorie di un delitto”, che si presenta nella terrazza di Bosco Littorio, nell’ambito della rassegna letteraria “I Mercoledì di cronaca”.
Un omicidio che torna dal passato, avvenuto alla fine degli anni Ottanta, a Cefalù. Una storia ricca di sorprese che si sviluppa tra Palermo, Modica e Cefalù. Nella città normanna venne uccisa una ventenne. C’è un omicida che l’anziana madre, una nobildonna, ritiene innocente e per questo incarica i fratelli Corsaro, l’avvocato Roberto e il giornalista Fabrizio, per esaudire l’ultimo desiderio prima di morire: provare l’innocenza del figlio, suicida in carcere malgrado si dichiarò innocente.
Ironia, dramma, scorci di una Sicilia bella e maledetta sono alla base dell’ultimo romanzo di Salvo Toscano, “Memorie di un delitto”, che sarà presentato oggi alle 19 nella terrazza di Bosco Littorio nell’ambito della rassegna letteraria “I Mercoledì di cronaca” promossi dal Quotidiano di Gela, in collaborazione con la libreria Orlando e con il patrocinio dell’assessorato allo Sport, turismo e spettacolo.
Un romanzo che come sempre si legge tutto d’un fiato, l’ottavo che vede protagonisti i fratelli Corsaro. In un alternarsi tra indagine e vicende personali e familiari dei protagonisti, si sviluppa un giallo classico che racconta la Sicilia di allora e quella di oggi in uno spietato confronto anche generazionale.
Salvo Toscano riesce a coinvolgere i lettori nel racconto fluido, accattivante, reso ancor più colorito da interventi dialettali tipicamente siculi che strappano anche sorrisi.
Con l’autore converserà Fabrizio Parisi. Sono previsti interventi musicali di Sofia Di Dio, accompagnata da Vincenzo Bunetto dell’Accademia Giuseppe Lavore. Accesso limitato e solo con green pass.
Un ringraziamento speciale a Marco Gentile che ospita gli scrittori presso la struttura “Le Antiche Mura”.
