Gela. Le loro posizioni verranno valutate nei primi giorni di settembre. E’ stato fissato il riesame per gli indagati nell’inchiesta “Bad Caregiver”. Sono tutti accusati di irregolarità nella gestione di una struttura per disabili mentali, a Serradifalco. Nove ospiti sarebbero stati sottoposti a violenze e inoltre gli inquirenti hanno ricostruito abusi sessuali. Tra i coinvolti, raggiunti da misure di custodia cautelare, ci sono i gelesi Rocco Giovanni Scordio e Vincenzo Biundo (attualmente detenuto in carcere e accusato anche di abusi sessuali su una paziente). L’imprenditore Scordio è ai domiciliari e già davanti al gip del tribunale di Caltanissetta si è difeso, respingendo i pesanti addebiti. Ai domiciliari si trova un’altra indagata, Rosa Maria Milazzo. Altri tre coinvolti sono invece a piede libero, si tratta di operatori del centro. Secondo i pm nisseni e i carabinieri, nel centro di Serradifalco sarebbero stati somministrati farmaci non autorizzati e gli ospiti non avrebbero ricevuto neanche il minimo indispensabile, ad iniziare dal cibo, scarso e sempre razionato ai minimi.
Gli investigatori collocarono delle videocamere nella struttura, gestita da un gruppo gelese del settore. Al riesame, le difese chiederanno di rivedere i provvedimenti restrittivi. Il gip ha respinto ogni richiesta di misura alternativa.