Gela. Una città sporca e anche i rifiuti ingombranti non vengono raccolti. Il consigliere comunale Paola Giudice prende spunto da quanto accaduto nelle ultime ore, per rinnovare tutti i suoi dubbi sulla gestione del servizio rifiuti. “Per anni, tanti sindaci hanno annunciato la modifica del capitolato che regola la raccolta rifiuti in città. Modificare il capitolato nel senso di migliorarlo è essenziale, oltre che urgente, ma nel frattempo la città può essere una grande discarica a cielo aperto? Non è normale – dice – non pulire le strade e non è normale non avvisare i cittadini che si sono prenotati per il ritiro degli ingombranti e dopo mesi di attesa non si ritira nulla. Non è normale che i mobili, che dovrebbero essere ritirati, stanno arrivando al quinto piano di ogni palazzo. È tutto assurdo, oltre che costoso per le tasche di ogni cittadino”. Sugli ingombranti, Giudice individua un’evidente falla del servizio.
“Gli ingombranti devono essere ritirati e dato che vanno depositati al centro raccolta di Licata in questo momento il Comune dovrebbe quantomeno organizzare il servizio per ritirarli subito e magari depositarli presso lo svuota cantine. Non è corretto – aggiunge – che il costo dell’eventuale trasporto di un rifiuto ingombrante debba gravare comunque sulle tasche del privato cittadino, che ha il diritto al ritiro nel giorno stabilito e per ogni diversa soluzione va aiutato a liberarsene. Anche questo rende migliore e più civile una città”. Subito dopo Ferragosto, si sono registrati disservizi nella raccolta rifiuti e anche a Palazzo di Città sono partiti verifiche, ieri chieste dal sindaco.