Gela. I vertici di Ghelas hanno chiuso il bilancio e lo sottoporranno a breve all’amministrazione comunale, come socio unico. Entro fine mese si dovrebbe arrivare all’approvazione definitiva. L’amministratore della municipalizzata, Francesco Trainito, e il sindaco Lucio Greco, tireranno le somme di questi quasi due anni di gestione, probabilmente nel corso di una conferenza stampa. “Il bilancio 2020, previsto dalla normativa in materia, è pronto – dice Trainito – faremo il punto della situazione, insieme al sindaco, e riferiremo i risultati che abbiamo raggiunto”. Trainito, scelto direttamente dall’avvocato Greco, aveva come primo compito quello di rimettere in sesto i conti di una municipalizzata, che non ha mai brillato per solidità finanziaria. Al momento dell’insediamento dell’attuale giunta, c’era l’ipotesi della messa in liquidazione di Ghelas, soluzione poi superata con l’avvio di una lunga fase di risanamento. I posti di lavoro non sono a rischio e a settembre si dovrebbe chiudere anche sul nuovo contratto. Anche i conti rimasti aperti con i fondi di pensione vengono progressivamente saldati. Chiaramente, non mancano i capitoli aperti, ad iniziare da un personale che non riesce a coprire tutte le attività. I numeri sono stretti e in questi ultimi giorni, addirittura, sono solo tre gli operatori che stanno lavorando negli interventi previsti in diverse aree della città. In questi mesi, con ulteriori pensionamenti, l’organigramma della municipalizzata si è ridotto ancora. Trainito non ha fatto mistero della necessità di nuove assunzioni. Bisogna aggiungere nuova manodopera. L’ultima parola spetta all’amministrazione comunale. L’azienda sta proseguendo nel programma di copertura dell’illuminazione pubblica con sistemi a risparmio energetico. “Macchitella è ormai completamente a led – dice Trainito – stiamo completando Manfria e Piana Marina. Siamo già intervenuti in zone come via Venezia, via Recanati, ma anche in centro. La copertura a led è sempre più ampia. Purtroppo, non possiamo intervenire dove mancano materialmente i pali della luce, perché non effettuiamo lavori sull’infrastruttura. Lavoriamo, seppur con pochi operatori”.
Uno dei punti che ha fatto molto discutere, è quello del verde pubblico. Soprattutto gruppi politici di opposizione ritengono che Ghelas non riesca a rispettare il programma. “Per un’attività efficiente sul verde pubblico in città, ci vorrebbero annualmente non meno di 2,5-3 milioni di euro. Invece, la nostra azienda lavora con budget decisamente inferiori e con circa 400 mila euro copriamo anche quello che non fa Tekra. Eliminare la vegetazione spontanea che cresce per le strade non è di nostra competenza – aggiunge Trainito – ma lo facciamo ugualmente. Abbiamo ripulito zone che non spettano a Ghelas. Ultimamente, i nostri operai hanno collocato i cestini per i rifiuti, altro lavoro che non gli toccherebbe”. La posizione di Trainito, sulla base di quanto fatto fino ad oggi, pare piuttosto stabile e i numeri in regola la puntellano, nonostante su Ghelas siano sempre accesi i fari della politica, non solo quelli dell’opposizione ma anche quelli dalla maggioranza di Greco.