Gela. Per testare la sicurezza dei sistemi del porto isola, nella disponibilità di Eni, questa mattina si sono tenute operazioni per simulare uno sbarco di migranti nella struttura. Hanno partecipato mezzi e uomini della capitaneria di porto, personale di Eni e operatori della polizia di frontiera. L’attività rientra in una più ampia programmazione destinata a valutare la sicurezza dei sistemi portuali locali.
Attività ricomprese nel programma nazionale di sicurezza marittima, che tocca anche il sito locale. Da tempo, i siti portuali della città sono al centro di lunghissime valutazioni tecniche, ancora mai concretizzate, per un adeguamento soprattutto del porto rifugio, ancora oggi del tutto insabbiato.