Lavorano senza stipendi da otto mesi, la crisi senza fine del Consorzio di bonifica

 
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Gela. Quasi otto mesi senza retribuzione, gli oltre settanta dipendenti del Consorzio di bonifica di via Marconi non trovano alcuna risposta e, adesso, potrebbero decidere un’azione eclatante.

“Se va avanti così – spiegano i sindacalisti della Flai Cgil Pino Pardo, Bartolo Di Dio e Antonio Pizzardi – tenteremo di occupare la sede dell’assessorato regionale all’agricoltura”. I dipendenti del consorzio, senza stipendi, continuano comunque a portare avanti il servizio d’irrigazione anche nelle aree, come quella di Comunelli, prive di qualsiasi fornitura dalla diga di riferimento.
Tutto dipenderà dal bilancio regionale e dai fondi messi a disposizione. Senza garanzie, si rischia veramente il crack. Da mesi, il segretario provinciale della Flai Cgil Pino Pardo denuncia uno stato delle cose costantemente fermo. Il blocco degli stipendi non riguarda solo i lavoratori contrattisti ma anche quelli a tempo indeterminato, compresi gli amministrativi. “Siamo in attesa di novità – spiega lo stesso Bartolo Di Dio – ma niente sembra sbloccarsi. Se da Palermo non arriveranno buone notizie, sarà un disastro per le tante famiglie coinvolte”.
Il direttore dell’ente Vincenzo Caruso, nelle scorse settimane, ha sottolineato lo stato di crisi che sta colpendo l’intera struttura. Nonostante ciò, i servizi continuano ad essere garantiti ai tanti coltivatori della Piana e non solo. Lo stato d’agitazione dei lavoratori non viene revocato.

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