Maxi debito con Ato, commissione ha chiesto gli atti: a marzo la decisione sulla causa

 
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La discarica Timpazzo

Gela. Gli importi sono di quelli difficili da attutire, da un punto di vista finanziario. La contesa con l’Ato Cl2 in liquidazione non è affatto conclusa. L’ambito, che fino allo scorso anno gestiva anche la discarica Timpazzo, vanta un credito di circa sedici milioni di euro nei rapporti con il Comune. Somme che si sono accumulate negli anni, per il mancato pagamento dei conferimenti nel sito. I numeri, che inevitabilmente preoccupano anche i tecnici comunali, sono riemersi durante la discussione sul bilancio di previsione 2021, approvato nel primo pomeriggio di oggi. Il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti è stato piuttosto risoluto nel richiamare la contesa, diventata anche giudiziaria. E’ pendente un procedimento al tribunale delle imprese di Palermo, su ricorso che venne proposto dall’ex commissario dell’Ato, l’avvocato Giuseppe Panebianco. Oggi, a guidare l’ambito in liquidazione c’è il funzionario regionale Giuseppe Lucisano. Le parti, però, pare non abbiano fatto grossi passi in avanti, per arrivare ad un’eventuale intesa ed evitare la pronuncia del giudice. Per Palazzo di Città, le cifre richieste dall’Ato non corrispondono a quelle effettivamente dovutegli. Le conclusioni dei consulenti del municipio non vanno oltre i quattordici milioni di euro. Palazzo di Città ha affidato l’incarico legale all’avvocato Paola Carfì, che sta rappresentando il municipio nel procedimento. Il giudice palermitano potrebbe decidere a marzo del prossimo anno, sempre che Ato e Comune non arrivino ad un’intesa. Proprio dalla commissione, come ha spiegato Grisanti, già in fase di valutazione del bilancio di previsione, è partita una richiesta agli uffici tecnici per ottenere documentazione legata al debito e alle procedure fino ad oggi attuate. Quando in Comune c’era ancora l’ex sindaco Domenico Messinese, si era ipotizzata una transazione, per raggiungere un accordo, che evitasse all’ente di sborsare somme esorbitanti. Passo che però non venne mai formalmente mosso. Tra le altre cose, si prevedeva che il municipio si accollasse la gestione post-mortem di una delle vasche del sito di conferimento.

Al momento, però, l’accordo non c’è e il sindaco Lucio Greco, anche in aula, ha spiegato che un’eventuale transazione va valutata con molta attenzione, facendo capire che la procedura non convince del tutto. Il dirigente Alberto Depetro ha ribadito che in ogni caso le casse dell’ente saranno salvaguardate. Le  cifre continuano ad essere pesanti e anche per questa ragione, la commissione bilancio vuole continuare ad approfondire, acquisendo tutto gli atti ufficiali. Intorno al debito maturato con Ato e ancora non coperto venne avviata un’indagine penale, che ha poi portato a processo proprio il dirigente comunale al ramo.

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