Gela. Dopo la caduta del numero legale ieri pomeriggio, la maggioranza ad inizio giornata ha retto ma solo con la presenza di alcuni esponenti di opposizione. Con undici voti favorevoli, tre contrari (quelli dell’opposizione) e altrettanti astenuti (compresi i consiglieri comunali di ‘Liberamente’) è stato approvato il piano triennale delle opere pubbliche. Ieri pomeriggio, il numero legale non aveva retto con solo dodici consiglieri di maggioranza presenti. Con la ripresa dei lavori odierna, la maggioranza, sempre con numeri molto ristretti, ha dato il via libera al piano triennale.
Lo scontro politico è scoppiato quando si è trattato di valutare il piano degli incarichi dei singoli settori del comune. Il nodo del contendere ha riguardato due incarichi di esperti esterni in materia ambientale per un importo di 40.000 euro annui ciascuno. Dall’opposizione, il capogruppo di ‘Avanti Gela’ Salvatore Scerra, i leghisti e i dem hanno sollevato il sospetto che possa trattarsi di incarichi politici. Dai banchi di ‘Liberamente’ è partito un atto di indirizzo per garantire la piena trasparenza e una procedura di evidenza pubblica per la selezione. La dialettica verbale si è infiammata nel muro contro muro tra lo stesso Scerra e il sindaco Lucio Greco, che ancora una volta ha bollato come ‘speciose’, le accuse di eventuali interessi politici sugli incarichi. Per il Pd si tratterebbe di incarichi destinati a garantire “la pace politica”. Il capogruppo di ‘Un’Altra Gela’ Giuseppe Morselli ha invece ribattuto sostenendo che “gli esperti di poltrone” nel tempo sono stati proprio gli esponenti dem. E’ dovuto intervenire il presidente Salvatore Sammito per riportare la calma. Con 14 voti favorevoli la maggioranza ha approvato il piano.