Gela. L’ultimo sversamento, solo in ordine di tempo, risale a due settimane fa. Probabilmente, reflui non depurati che ancora una volta dal fiume Gela sono finiti in mare, con tutte le conseguenze del caso, come abbiamo più volte riportato. Anche nelle ultime ore, la situazione complessiva della zona dimostra di essere grave, con tanti pesci morti. Ad oggi, individuare un responsabile degli sversamenti pare non essere possibile. Non ci sono indicazioni precise. Il sindaco Lucio Greco chiede però che si diano risposte celeri, con più controlli. La vicenda del fiume Gela è finita anche al vaglio della Commissione europea. “Una piaga orribile, che mi rifiuto di pensare non si possa debellare. Mi riferisco all’ennesimo caso di inquinamento sia a mare che nel fiume Gela che, nelle ultime ore, ha provocato anche una moria di pesci visibile anche dal lungomare. E’ inaccettabile che non si riesca a capire l’origine di questi disastri, dato che, tra l’altro, in passato il caso è finito pure sul tavolo della Commissione Europea. Lo stato di salute dell’acqua – dice – è, a vista d’occhio, pessimo, e la cosa mi preoccupa molto. Non ci vogliono analisi certosine per capire che è in atto un forte inquinamento nel fiume Gela, che sfocia in mare”. Secondo Greco, “bisogna fare luce”.
“I responsabili dovranno pagare un caro prezzo”, aggiunge. “Sono stanco di vedere martoriata questa mia città. Il nostro territorio merita rispetto. Ogni albero, ogni granello di sabbia, ogni metro cubo di acqua merita rispetto e sono totalmente a disposizione per tutto quello che ci sarà da fare. Come Comune, siamo pronti a fare quanto nelle nostre competenze – conclude il sindaco – ma che questo orrore cessi una volta per tutte”.