Gela. Si susseguono le decisioni del Tar Palermo che continuano a mettere in luce le inadempienze del municipio a seguito di procedure di esproprio, in passato realizzate senza tenere in considerazione le norme in materia. Una nuova decisione contraria a Palazzo di Città, non costituito nel giudizio, è appena stata formalizzata dai magistrati amministrativi. Anche in questo caso, ad agire è stato il proprietario di un’area, in passato occupata per lavori, ma che non ha mai ottenuto le indennità dovutegli. Nonostante l’occupazione, è comunque rimasto proprietario dell’area, per mancanza di provvedimenti di acquisizione da parte dell’ente. A quattro anni dalla decisone favorevole, lo stesso proprietario non ha ricevuto riscontri dal municipio e si è rivolto ai giudici del Tar, rappresentato dall’avvocato Calogero Giardina.
Anche in questo caso, come avvenuto più volte, i magistrati hanno dato seguito alla richiesta di ottemperanza. Il proprietario va risarcito “nella misura del 5 per cento del valore che l’immobile aveva in ogni anno successivo alla scadenza della occupazione legittima”. Il Comune, entro sessanta giorni, dovrà inoltre decidere se restituire l’area, ripristinandone lo stato originario, oppure se acquisirla, versando le dovute indennità al proprietario. A Palazzo di Città avranno sessanta giorni per completare tutto, altrimenti interverrà un commissario ad acta, già individuato dal Tar.
