Gela. Il Partito Democratico, alla fine, vira verso una candidatura rosa alla presidenza del civico consesso.
Passa il criterio del più votato. Il nome uscito dalla votazione tra i componenti del gruppo consiliare, infatti, è quello di Alessandra Ascia. Ovvero, l’eletta maggiormente suffragata alle amministrative. Un parametro scelto davanti a tanti pretendenti alla poltrona già occupata da Giuseppe Fava. In casa Pd, in ballo c’erano Vincenzo Cirignotta, Antonino Biundo, Salvatore Gallo e Carmelo Orlando. Passa, però, il consigliere più votato e appena entrato in casa democratica. La scelta di schierare l’ex autonomista Alessandra Ascia, infatti, è emersa solo poche settimane prima della scadenza elettorale. Un bottino finale da 738 voti e la candidatura alla poltrona più prestigiosa. Alla fine, i vertici locali del Pd hanno optato per il criterio oggettivo: ovvero, candidatura a chi ha ottenuto più consensi alle urne. Una scelta scattata davanti a passi indietro che nessuno dei pretendenti ha scelto di compiere.
Presidenza democratica e vicepresidenza al Megafono. Il ticket politico, a questo punto, prevede l’accoppiata Pd-Megafono. Ovvero, presidenza alla Ascia e vice presidenza ai consiglieri di Rosario Crocetta. Nel tentativo di serrare le fila, evitando brutte sorprese al momento del voto in aula, i democratici non dimenticano neanche i centristi del Polo Civico e i rappresentanti della lista Gela Città. Saranno loro ad essere sostenuti al momento della scelta della presidenza nelle diverse commissioni comunali. La mano rimane tesa anche in direzione di Reset 4.0 e i consiglieri vicini a Peppe Di Dio potrebbero scegliere di appoggiare la candidatura di Alessandra Ascia in cambio, appunto, di una presidenza di commissione. Adesso, bisognerà aspettare la prima seduta del civico consesso già fissata per giovedì mattina. I democratici, almeno per il momento, escludono il rischio dei proverbiali franchi tiratori. La maggioranza in aula c’è: sarà la Ascia a sostituire Giuseppe Fava?
