Nessuna risposta per i precari della Camera di Commercio, verso lo sciopero

 
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Caltanissetta. Risposte, ad oggi, non ne sono arrivate. Neanche i vertici della Camera di Commercio di Caltanissetta hanno risposto alle istanze dei lavoratori precari e dei sindacati che li rappresentano. Attenderanno altri dieci giorni, per poi proclamare lo sciopero. Sono in totale quarantuno i lavoratori della Camera di Commercio, compresi quelli dell’ufficio di Gela, che da decenni portano avanti l’attività, senza alcuna garanzia di stabilità occupazionale. Le segreterie di Fp-Cgil (con Giancarlo La Rocca) e Ugl-Fna (con il segretario Filippo Crucillà) hanno già dato comunicazione, criticando la scelta dei vertici dell’ente di non presentarsi all’assemblea dello scorso 20 luglio. Non solo la stabilizzazione mai concretizzata, ma anche il progetto di accorpamento, preoccupano molto i sindacati. La Camera di Commercio nissena rischia di diventare “l’anello debole”, spiegano.

“L’atteggiamento non curante che perpetra la Camera di Commercio di Caltanissetta è diventato intollerabile e sta costringendo i lavoratori ad intraprendere forti azioni di lotta sindacale che purtroppo avranno riflessi sulle incolpevoli utenze. Atteggiamento silente e inoperoso nonostante le normative stabiliscono inoltre che nella pubblica amministrazione il numero dei dipendenti a tempo determinato non può superare il 20 per cento del personale di ruolo, nella fattispecie le percentuali sono invertite su un totale di 43 lavoratori il 5 per cento è di ruolo e il 95 per cento è con contratto a tempo determinato. Ai sensi del Ccrl, il contratto di lavoro a tempo determinato non potrebbe superare 36 mesi – dicono i sindacalisti – qui sono oltre venti anni che si va da proroghe in proroghe. Oltre a quanto già detto, a determinare lo stato di incertezza sul futuro della Camera di Commercio di Caltanissetta,nsi aggiungono le ultime notizie che riguardano il processo riformatore, rispetto al loro diverso assetto territoriale. E’ assurdo il fatto che, mentre l’accorpamento tra le Camere di Commercio di Caltanissetta,Agrigento e Trapani non si è mai concretizzato, si sta già pensando ad una proposta legislativa che prevede di aggiungere anche quelle di Siracusa e Ragusa, che si sgancerebbero da Catania. La Camera di Commercio di Caltanissetta rischia di essere l’anello debole di una catena tirata da forti interessi lobbistici. Forse è proprio questo che si vuole? Mantenere una Camera di Commercio senza personale in maniera tale che possa a breve scomparire così com’è già successo per tanti altri uffici a Caltanissetta?”. Dubbi che potrebbero sfociare nello sciopero.

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