Gela. E’ tra i primi venti Comuni italiani per numero di procedimenti di bonifica attivati, ma per il territorio gelese le percentuali rimangono assolutamente basse, se non addirittura nulle, almeno quando la voce di riferimento è quella degli interventi completati. I numeri rimangono minimi, così come riportato nel rapporto Ispra sullo “stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia”, aggiornato allo scorso marzo. Il rapporto è stato pubblicato. Oltre duecento pagine, nelle quali gli esperti di Ispra racchiudono i dati ricostruiti, su base regionale. In totale, per Gela sono 82 i procedimenti attivati, tanto da rientrare tra i primi venti Comuni italiani. Valutazioni che hanno toccato sia le aree Sin, come quella locale, sia Comuni che non ne fanno parte. In definitiva, però, in base all’analisi Ispra, emerge che sul territorio solo sette procedimenti sono stati conclusi, uno con intervento. Per gli altri sei, invece, non c’è stato alcun intervento. Così, le bonifiche completate non si discostano di molto dallo 0, come indicato nelle tabelle presenti nel rapporto di Ispra. I ricercatori hanno analizzato tre fasi, la “notifica”, il “modello concettuale” e appunto la “bonifica”. Per i dati complessivi, quello gelese è un territorio di riferimento, sia a livello nazionale che soprattutto sul piano regionale. Le procedure però fanno fatica a vedere la luce finale e così le bonifiche delle aree contaminate, in prevalenza quelle industriali, fanno fatica ad andare avanti, come confermano i ricercatori che hanno prodotto i dati, inseriti nel lungo report.
“Il dato nazionale riferito al numero di siti mostra che più della metà dei procedimenti in corso (9.151, 56%) si trova nella prima fase, quella relativa alla attivazione del procedimento; si tratta principalmente di siti il cui stato della contaminazione non è noto o lo è in modo preliminare. Le successive fasi “modello concettuale” e “bonifica” sono equamente distribuite (rispettivamente 3.397 procedimenti pari al 21% e 3.184 procedimenti, pari al 20%); il restante 3% (532 siti) è costituito da procedimenti per i quali l’informazione non è disponibile”. “In termini di superfici, è possibile ascrivere ai 16.264 procedimenti in corso un’estensione complessiva di 37.816 ettari (superfici note nel 66% dei procedimenti)”, riporta ancora Ispra. Per il territorio locale, le procedure in stato più avanzato toccano un’estensione di undici ettari. Sarà ancora assai lunga la strada per arrivare ad alte percentuali di bonifica delle aree contaminate, in un Sito di interesse nazionale, come quello locale.