Gela. Le assunzioni effettuate all’interno di quella sala scommesse a Caposoprano erano regolari.
I controlli della polizia. Non ci sarebbero state anomalie a differenza di ciò che sarebbe emerso a conclusione di un giro di controlli organizzato dagli agenti di polizia del commissariato. Così, è arrivata l’assoluzione per Irina Acatrinei, amministratrice di fatto della sala scommesse. Difesa dall’avvocato Riccardo Lana, era accusata d’irregolarità nella gestione del personale, soprattutto dei preposti di sala. Proprio la difesa ha prodotto documenti che accertavano la regolarità della posizione di due lavoratrici impegnate nella struttura. Il pm Sonia Tramontana, invece, ha chiesto la condanna dell’imputata a tre mesi d’arresto. La linea difensiva, alla fine, ha convinto il giudice Ersilia Guzzetta che ha disposto l’assoluzione perché “il fatto non sussiste”.