Gela. Un investimento strategico, sul quale Eni, attraverso Enimed, prevede di concentrare circa un miliardo di euro. La base a terra per il gas, del progetto “Argo-Cassiopea”, anche nelle ultime settimane è tornata alla ribalta, in attesa che il municipio rilasci l’ultima autorizzazione, necessaria per l’avvio dei lavori edili. Da tempo, ci sono già quelle ministeriali. I vertici di Enimed, anche nel corso di recenti incontri con i sindacati del settore, hanno confermato l’investimento, nonostante gli slittamenti, prevedendo di entrare a regime nel gennaio 2024. Un progetto tenuto in forte considerazione, anche a livello ministeriale. “Argo-Cassiopea” viene espressamente citato nel Pitesai, il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee. In questi giorni, è partita la consultazione pubblica e il programma di investimento di Eni è indicato nel rapporto preliminare del Pitesai. Per i prossimi sessanta giorni, soprattutto gli enti interessati potranno presentare eventuali osservazioni. Sono stati pubblicati la proposta di piano, il rapporto ambientale e la sintesi non tecnica del rapporto ambientale. Il piano traccia le linee strategiche per gli investimenti nel settore nazionale dell’up-stream, individuando le aree dove sarà possibile avviare nuovi progetti di ricerca ed estrazione o portare avanti quelli già attivati.
Tra le aree di “potenziale interesse minerario”, in base ad un criterio geologico, si richiamano “due grandi sistemi orogenici (Alpi ed Appennini), avanfosse (Pianura Padana, Adriatico, Gela)”. Secondo quanto riportato nel rapporto preliminare, pubblicato per la procedura di Valutazione ambientale strategica, “Argo-Cassiopea” potrebbe garantire un’impennata della riserve di gas. “I titoli minerari vigenti di gas naturale sia a terra che a mare – si legge nelle pagine del documento – potrebbero presentare ulteriori potenzialità in termini di riserve possibili e probabili, nonché potenziali risorse discovered unproved e undiscovered. Al riguardo, a breve termine, un giacimento di estrazione con le predette caratteristiche di grandi dimensioni in termini di riserve certe è Argo e Cassiopea al largo di Gela, che potrebbe creare un picco temporaneo”. Il Pitesai, quindi, almeno per quanto riguarda le riserve di gas, conferma l’interesse delle strutture ministeriali. Ritengono l’investimento, previsto a livello locale, tra i più importanti per la gestione delle risorse nazionali di gas.
