Gela. Sarà il gruppo consiliare del Partito Democratico a scegliere il candidato da sostenere per la presidenza del consiglio comunale. Il gruppo consiliare sceglierà il nome da sostenere. Questo hanno deciso, a conclusione di un vertice tutto Pd, gli stessi consiglieri comunali eletti insieme all’ex sindaco Angelo Fasulo, al deputato regionale Giuseppe Arancio e ai segretari di circolo Angelo Licata e Giuseppe Licata. Insomma, in casa democratica bisogna fare sintesi. Spetterà ai consiglieri decidere. Nessuna differenza, tengono a precisare i vertici locali del Pd, tra democratici della prima ora da Giuseppe Ventura ad Antonino Biundo passando per Vincenzo Cirignotta e i neo candidati arruolati solo nelle scorse settimane. Alessandra Ascia, Salvatore Gallo e Romina Morselli sono messi allo stesso livello di chi, nel partito, si è fatto le “ossa” politiche. A questo punto, un nome da schierare e condividere con il resto della coalizione di centro sinistra potrebbe essere individuato già nei prossimi giorni: comunque, prima della convocazione del civico consesso fissata per il 23 luglio.
“Nessuna preclusione verso Reset 2.0”. Intanto, nessuna preclusione neanche verso i due consiglieri di Reset 2.0, il soggetto politico plasmato dal candidato Giuseppe Di Dio e costola locale di Articolo 4. “A livello regionale – spiegano i democratici presenti all’incontro – Articolo 4 ha scelto di confluire nel Pd. Di conseguenza, non avremo problemi ad avviare un cammino comune”. Aldilà della presidenza del consiglio, il partito mira a ricostruirsi fuori dal palazzo. “La scelta del presidente non è fondamentale – dice il segretario del circolo Gela Città Giuseppe Licata – dobbiamo concentrarci sul rapporto con la città e i cittadini. Dobbiamo stare in strada e non limitarci solo a questioni di palazzo”.