Gela. Ventisei ex proprietari di terreni tra le contrade Cappellania, Sant’Antonio e Tenuta Bruca hanno impugnato l’intero iter procedimentale che ha condotto all’avvio dei cantieri del polo Agroverde.
I ricorsi notificati al Comune e ad Agroverde. Si ritengono danneggiati dal non aver ottenuto le indennità previste dalla legge e sollevano dubbi sulla regolarità delle autorizzazioni e delle concessioni rilasciate al gruppo. I ricorsi, presentati davanti ai giudici del tribunale amministrativo di Palermo, sono appena stati notificati alle parti in causa, compresi l’ente comunale e la stessa cooperativa Agroverde. Ad agire, per conto degli ex proprietari, sono stati i legali Guglielmo Piazza, Angelo Cascino e Giuseppe Lopresti. Adesso, si mira a bloccare l’eventuale proseguo di qualsiasi iter che possa ulteriormente danneggiare gli ex proprietari che hanno scelto di rivolgersi ai giudici. Nelle prossime settimane, quindi, dovrebbe essere fissata la prima udienza. Negli scorsi giorni, è stata ventilata l’ipotesi di una variazione rispetto al progetto iniziale: dalla produzione d’energia alternativa a quella della realizzazione di produzioni agricole d’avanguardia.