Gela. Il parere è stato rilasciato entro i termini previsti, ed è favorevole, a condizione però che si rispettino le quindici prescrizioni, previste dai responsabili locali della Lipu. Il provvedimento, firmato da Emilio Giudice della Riserva Biviere, è stato trasmesso allo sportello Suap del Comune e riguarda il progetto “Argo-Cassiopea” di Eni. E’ necessario per il rilascio delle autorizzazioni dei primi lavori edili di quello che viene considerato il progetto finanziariamente più importante, inserito da Eni nel protocollo di intesa del 2014. La base a terra per il gas vale circa un miliardo di euro e anche i sindacati attendono che i lavori possano entrare nel vivo, così da assicurare più occupazione, anche nell’indotto. “Il parere è condizionato – spiega Giudice che l’ha redatto e firmato – se le prescrizioni verranno attuate, allora sarà da ritenersi chiaramente positivo. In caso contrario, varrà come parere negativo. Le prescrizioni previste fanno riferimento al piano di gestione”. Sull’avvio vero e proprio dei lavori del progetto “Argo-Cassiopea” non sono mancate vedute differenti tra la Riserva Biviere, che opera come ufficio locale della Regione per le autorizzazioni su progetti che ricadono in aree vincolate, e l’amministrazione comunale. “In realtà, il parere andava chiesto dal Ministero, prima ancora che si decidesse di escludere la valutazione di incidenza ambientale. Comunque, ha fatto bene il Comune a richiederlo – aggiunge – l’ho trasmesso sia alla Regione che al ministero”. Giudice ritorna sulle esigenze che pone il piano di gestione, ad oggi quasi sempre ignorato dalle istituzioni locali, ma non solo. “Si prevedono compensazioni ambientali, che non ci sono mai state – continua Giudice – e una riqualificazione dei siti”. La linea della Riserva Biviere non pare trovare riscontro integrale a Palazzo di Città, soprattutto dall’amministrazione comunale. Tra le prescrizioni dettate dalla Lipu, un “progetto di riqualificazione e ripristino dell’ambiente dunale”; tutele “da pascolo vagante, incendi o atti vandalici per tutta la durata del progetto e del monitoraggio”; “un monitoraggio sugli habitat e avifauna nella fase durante la realizzazione del progetto e nei dieci anni successivi”; “progettazione e realizzazione di una riqualificazione di ripristino dell’ambiente dunale, dovrà comprendere le due aree pubbliche del parco archeologico, Caposoprano e acropoli, riqualificazione habitat e Leopoldia di gussone”; “progettazione, riqualificazione e ripristino dell’ambiente dunale con ricostruzione di zone umide retrodunali, dovrà comprendere tutta l’area costiera a sud del Bosco littorio, dal lato est del lido La Conchiglia alla foce del fiume Gela”; “uno studio ecologico per la mappatura di habitat marini nel Golfo di Gela”; “uno studio della biologia, ecologia e migrazioni delle tartarughe marine, Caretta caretta, con collaborazione transnazionale tra siti di Rete natura 2000 costieri di diverse aree del Mediterraneo”; “realizzazione e posa in mare di strutture artificiali antistrascico per il ripopolamento ittico e tutela delle praterie di cymodocea nodosa”; “studio e redazione di un piano per la posa in mare di strutture artificiali sperimentali antistrascico e per ripopolamento ittico”.
Nelle diciannove pagine del parere, Giudice scrive che “l’area di progetto ricade all’interno dei corridoi ecologici” e che “si trova in aree con presenza di sorgenti di contaminazione”. Toccherà al Comune valutarne il contenuto. Rimangono comunque tante incognite. Nonostante le interlocuzioni tra i rappresentanti della Riserva e l’amministrazione comunale, non c’è stato alcun rafforzamento dell’ufficio territoriale della Lipu, con Giudice che deve svolgere attività istruttoria molto complessa, senza avere personale di supporto. Il direttore della Riserva conferma che ha scelto di scrivere al sindaco. “La comunicazione è già pronta – dice – così come previsto dal piano di gestione, chiederò ufficialmente l’attivazione dei tavoli di concertazione. Una comunicazione che inoltrerò anche al dipartimento regionale ambiente e a quello urbanistica, visto che queste vicende incidono sul piano regolatore”.