Fermi da mesi, i padroncini dell’autotrasporto pronti alla protesta: in bilico almeno 50 operatori

 
0

Gela. La crisi dell’indotto Eni non si limita ad investire le tante aziende impegnate tra gli impianti di raffineria e le decine di lavoratori alle loro dipendenze. Altri due consorzi si mobilitano. La flessione, sempre più pesante da sostenere, ha investito l’intero settore dell’autotrasporto. I padroncini che per decenni hanno lavorato su commessa di Eni non riescono ad andare avanti. Viaggi limitati al minimo e personale fermo senza troppe prospettive. Dopo gli autotrasportatori dei consorzi Gela Trans e Autotrasportatori del Golfo, lo stato d’agitazione è stato appena indetto dai consorzi Cosit e Calesi. A conclusione di un’assemblea indetta anche dai sindacalisti della Filt Cgil con il segretario provinciale Pino Lombardo, i rappresentanti dei due consorzi hanno ammesso le enormi difficoltà. Camion fermi da mesi e operatori che non riescono più a sbarcare il lunario. A rischio ci sono circa cinquanta dipendenti. Adesso, i due consorzi e i sindacalisti della Filt si preparano ad una protesta pubblica.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here