Agricoltori abbandonati, i Forconi sollecitano la Regione: Una legge speciale sulle dighe

 
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Gela. La sezione locale del popolo dei Forconi, rappresentata da Giuseppe Cosenza, torna ad accendere i riflettori sulle carenze del comparto agricolo. Con una missiva si è rivolta direttamente al governo regionale, ignorando l’amministrazione comunale grillina, per sollecitare l’avvio di interventi straordinari alle dighe Disueri e Cimia. Alla base della richiesta, che potrebbe sfociare in azioni di protesta eclatanti, ci sarebbe sia l’avvenuto aumento del costo dell’acqua che i mancati interventi di manutenzione degli invasi.

“Chiediamo al governo regionale di emanare una legge speciale sulle dighe – precisa Giuseppe Cosenza – per garantire alle stesse una normale fruizione e capacità d’invaso. La maggiore disponibilità di acqua invasata, contribuirà conseguentemente, oltre a creare occupazione ed opportunità di lavoro nel campo agricolo, a ridurre l’attuale costo orario di approvvigionamento dell’acqua”. I rappresentanti dei Forconi, l’altro ieri, avevano puntato l’indice accusatorio contro l’amministrazione comunale per non avere concesso loro di partecipare all’incontro con le confederazioni Cia e Coldiretti sul comparto agricolo del territorio. Le stesse confederazioni che avevano evidenziato la necessità del Consorzio di Bonifica di sversare l’acqua delle dighe direttamente a mare per garantire gli invasi. “Abbiamo constatato che la capacità delle dighe del comprensorio gelese è ormai ridotta rispetto a quella per cui sono state progettate – aggiungono Giuseppe Cosenza, Liborio Scudera, Franco La Cognata ed Enzo Cafà – I disagi sono legati all’omessa manutenzione trentennale alle dighe sfociato nell’aumento recentissimo del 100 percento del costo dell’acqua irrigua con un conseguente disagio riflesso sugli agricoltori che dovranno tenere conto della maggiore spesa”.

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