Gela. E’ attualmente a processo, dopo il coinvolgimento nell’inchiesta antimafia “Leonessa”. I giudici del tribunale di Brescia, davanti ai quali si sta tenendo il dibattimento, hanno accolto la richiesta difensiva, disponendo la scarcerazione di Danilo Cassisi. Era detenuto. Ad avanzare l’istanza, è stato il legale di difesa, l’avvocato Giacomo Ventura. Ha fatto leva sull’attenuazione delle esigenze restrittive e sul fatto che le contestazioni sembrano attenuate, alla luce di quanto emerso dalle testimonianze, rese in aula dagli investigatori.
Secondo le accuse dei pm dell’antimafia bresciana, Cassisi avrebbe fatto parte del gruppo più vicino al consulente Rosario Marchese, considerato la mente del maxi sistema delle compensazioni illecite, che avrebbe assicurato fondi milionari, poi trasferiti sui conti di società, riconducibili ai coinvolti. In base alle contestazioni, gli imputati avrebbero fatto pesare la loro vicinanza agli stiddari, anche operando nel nord Italia.