Gela. Li accusò di averla violentata e, per questo motivo, tre giovani sono finiti sott’indagine. La donna sentita in Lombardia. La donna al centro del caso, è stata sentita in Lombardia dove risiede. Nella sua versione, però, ci sarebbero incongruenze soprattutto sul piano dell’età dei presunti responsabili delle violenze. La vittima ha fatto riferimento alla presenza anche di un cinquantenne che non corrisponderebbe all’identità dei tre indagati. Intanto, ad ottobre, saranno i carabinieri della scientifica di Palermo ad entrare in scena. Verranno sentiti nell’ambito dell’incidente probatorio avviato dai magistrati della procura per acquisire elementi eventualmente utilizzabili nel proseguo delle indagini.
La vettura sequestrata. Già a dicembre, l’automobile degli indagati venne posta sotto sequestro per effettuare una serie di verifiche e rilevare possibili tracce biologiche. I giovani si difendono, escludendo che la versione resa dalla ragazza corrisponda a ciò che si verificò realmente. Una versione sostenuta dai loro legali, gli avvocati Filippo Spina, Salvatore Incardona, Mariella Giordano e Calogero Giardina. Furono i medici del pronto soccorso del Vittorio Emanuele a raccogliere le prime confessioni arrivate dalla donna giunta al nosocomio in evidente stato confusionale. Tutto si sarebbe svolto nella zona di un’abitazione rurale.