Gela. Le commesse di lavoro scarseggiano da mesi e l’azienda emiliana Cea inzia a soffrire. Le commesse Enimed. Un altro fronte potrebbe aprirsi nella già delicata situazione dell’indotto Eni. Questa volta, in bilico ci sono dieci operai, tutti gelesi, assunti dalla cooperativa che lavora per conto di Enimed. La società si aggiudicò un contratto quadro di manutenzione ma le commesse di lavoro ridotte all’osso stanno mettendo in discussione i piani. Due dipendenti, negli scorsi giorni, non sono riusciti ad ottenere il rinnovo dei contratti. Per questo motivo, azienda e sindacati del settore metalmeccanico s’incontreranno la prossima settimana.
L’incontro con i sindacati. I segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm intendono fare il punto della situazione, proprio con l’obiettivo di evitare nuovi licenziamenti. Negli scorsi mesi, anche i segretari sindacali del settore chimico chiesero che si sbloccassero i cantieri in Enimed di modo da dare respiro a tanta manodopera. Oltre agli operai della Cea, nel settore delle manutenzioni Enimed sono impegnati i lavoratori di Sicilsaldo.
