Gela. Dovrebbe essere la riunione utile per fare il punto della situazione sui progetti che ruotano intorno alla piattaforma integrata di Timpazzo. L’assemblea della Srr4 è stata convocata ad inizio luglio. La Regione, soprattutto, intende attenuare gli effetti del ridimensionamento del sito di Lentini, aumentando la capacità giornaliera di conferimenti destinati alla piattaforma locale, fino a 950 tonnellate. Un’intenzione, piuttosto ben avviata. I funzionari del dipartimento acqua e rifiuti, ma anche gli esperti della Commissione tecnica specialistica, hanno già dato parere favorevole all’esclusione della procedura Via. Il sì è arrivato anche sul parere Vinca. Ora, in Regione, l’iter è alla fase di ottemperanza delle prescrizioni Aia, che comunque, anche in base ad un parere Arpa, potranno essere verificate nell’arco di sei mesi. Il sindaco Lucio Greco, durante l’ultima assemblea della Srr, tenutasi a metà giugno, ha anche proposto la soluzione dell’eventuale ricorso al Tar, per opporsi ai provvedimenti già emessi a Palermo. L’avvocato, sostenuto dai sindaci di Sommatino e Riesi, non intende consentire il conferimento giornaliero fino a 950 tonnellate, ritenendolo un progetto fin troppo impattante sul piano delle ricadute ambientali.
Il presidente Srr Filippo Balbo e i sindaci di Niscemi e Piazza Armerina, invece, non hanno accolto la posizione di Greco e l’assemblea si è di fatto spaccata. Il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, ha proposto altri accertamenti, spiegando comunque che opporsi al piano della Regione significherebbe trasferire i rifiuti in siti privati, con l’aggravio dei costi. Ad inizio luglio, ci sarà l’ennesimo incontro, pare tutto concentrato proprio sul futuro imminente di Timpazzo. L’assessore regionale all’energia Daniela Baglieri, la scorsa settimana all’Ars, h comunque confermato che i siti pubblici hanno il dovere di rispondere alle emergenze dei territori. La vicenda Timpazzo, ormai da tempo, si è trasformata anche in una bivio politico, strategico.
